martedì 22 maggio 2007

Dall'Inferno al Purgatorio in 40 minuti

4-4. Dopo la sconfitta nel primo match, il Bar Pesa vede l’Inferno contro i nanetti in giallo, va sotto 3 a 1, ma poi rimonta (per due volte) e conquista con le unghie e coi denti un punto fondamentale per il prosieguo del torneo. Partita brutta nella prima frazione di gara, giocata male (soprattutto dai ragazzi di Gianni), che concedono troppi spazi agli avversari. Goal iniziale di Fiorini, poi solo disastri difensivi e sfortuna in attacco. Il 3 a 1 sembrava la fine dei sogni di gloria, della riconferma del proprio titolo, ma Carlini e Dragovic hanno fatto risorgere il Bar Pesa come l’araba fenice. Soddisfazione per aver recuperato il match, certo, ma amarezza per il risultato che, alla vigilia, sembrava impensabile vista l’inconsistente levatura tecnica degli avversari. La partita ha comunque evidenziato grossi problemi tattici nello schieramento e nei movimenti del Bar Pesa; ci vorrebbero più polso e più consigli da parte del coach Gianni, durante la partita. E’ sembrato troppo impegnato a fumare e a parlare con il grande assente del torneo Ovi, ma nella prossima partita, quella del dentro o fuori, ci vorrà un Gianni versione Trap. Pronto a consigliare e a spronare i suoi ragazzi.

Barbier, voto 5: forse il cognome non è casuale, forse dovrebbe davvero togliere il lavoro a mister Gianni “Coda di cavallo” e fottergli da sotto il naso la bottega di fianco alla Pesa, perché di certo di portieri migliori di lui ce ne sono, e tanti… uno su tutti il sottoscritto. Gli mancano i fondamentali, va palesemente in difficoltà quando dove metterci un minimo di esperienza (vedi goal preso su punizione) e quando deve uscire sugli avversari. Si salva solo grazie alla stazza che gli permette di scongiurare la rete in un paio di occasioni. Koda fratello orso.

Frusciante, voto 6,5: va in difficoltà, ma la colpa non è solo sua. La squadra non lo aiuta di certo: tutti troppo statici davanti, soprattutto nel primo tempo, e così il Capitano ha dovuto vedersela da solo con 1, 2 o anche 3 avversari. Le mummie, che nel primo tempo hanno i numeri 6 ed 8 ed i nomi di Fiorini e Carlini, sembrano in villeggiatura, abbandonano Fungo nel momento del bisogno, inducendolo a sbagliare due appoggi che potevano risultare fatali per il team. Si riprende nella ripresa, ma sbaglia una rete a tu per tu con il portiere saponetta avversario che ancora urla vendetta. Rimane comunque l’unico vero difensore della squadra, il trascinatore, l’ultimo baluardo. Per la prossima partita, però anche lui dovrà essere aiutato… non è bello vederlo così giù di morale al fischio finale. Sofferente.

Fiorini, voto 5: ci vorrebbe un amico, diceva Lucio Dalla, ci vorrebbe un miracolo dico io. Al pronti via, Fiorini va subito in goal, lasciando presagire una passeggiata di salute per tutta la squadra. Peccato che quel goal sia stato l’inizio, ma anche la fine della partita dell’aficionado delle Silver. Perde palloni su palloni, contrasti su contrasti e si fionda in avanti senza cognizione di causa, lasciando scoperta la difesa e lasciando soli Frusciante e Koda contro 3/4 schizzettos maledetti. Ricorda uno slovacco in una calda domenica di inizio maggio del 2002. Gresko.

Dragovic, voto 7: probabilmente esagerato il voto, ma come Fungo è l’anima difensiva della squadra, Gamba è l’anima offensiva dei ragazzi di Gianni. Il suo sinistro è spento, opaco, non trova la giusta potenza e la giusta precisione, il destro lo usa poco (e male), ma i suoi movimenti sono una manna per la squadra, se solo venissero sfruttati meglio. Coglie 3 legni, la sfortuna lo perseguita e, nonostante sia uno dei giocatori più calmi e flemmatici mai visti in campo (considerato anche i calcioni che prende), viene inspiegabilmente ammonito dal direttore di gara. Dopo mille tentativi, firma il fondamentale goal del 4-4, di testa, su calcio d’angolo. Nel prossimo match, però, dovrà essere più preciso di ieri sera. Ne va delle sorti di tutta la squadra. Spina nel fianco.

Carlini, voto 7: primo tempo a dir poco disastroso, ripresa dignitosa condita da una doppietta fondamentale. Questa è la partita di Carlini, che si guadagna un 7 molto generoso tenendo conto di quanto poco ha dato, ma anche delle due segnature. Rimane troppo sulle sue nella prima frazione di gara, lavora troppo di fisico con i nanetti avversari che lo beffano ripetutamente in velocità, sbaglia disimpegni elementari e non si muove davanti… insomma… un disastro. Nella ripresa, sul 3 a 1, tira fuori le palle, e con la complicità del disastroso portiere avversario - miracolato come Dudek in un’occasione – segna le due reti che mantengono in vita il Bar Pesa. Decisivo, nel bene e nel male. Nemesi interna.

Pippo, voto 3: prima di entrare fuma 30 sigarette in 15 minuti, entra e fa letteralmente schifo: sia per l'aspetto fisico (magro impiccato, ingellato che quasi sembra unto, 2 scarpe ai piedi di due modelli diversi), che per la prestazione. Non aiuta in nessun modo la squadra e perde un pallone che si trasforma in un gol degli avversari. Quando Ovi gli urla "Pippo, perchè non ti hanno bruciato ad Auscwitz?" capisce che è il momento di uscire. Impalpabile, in tutti i sensi.

Le pagelle sono state gentilmente scritte tutte da Fabio, ben più esperto di me in questo campo, ad eccezione di quella sul Pippo fatta dal sottoscritto.

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