giovedì 24 maggio 2007

Football? THIS IS MILAN!

Vi scrivo in diretta dal Paradiso. E mi servono le celebri parole del guerriero Leonida per descrivere come sto. Svegliarsi con un mal di testa da panico è male. Svegliarsi da Campione d'Europa è bene. Guardare "La Gazzetta dello Sport" che titola: E VAI!!!!!!! (7 punti esclamativi) è sublime, perchè mi fa capire che non è solo un sogno, che non mi dovrò svegliare e che la finale l'hanno già giocata.
Infatti troppe cose coincidono:

- I miei occhi gridano vendetta (sono stato mezzo sveglio tutta notte).
- Sono senza voce (ho urlato come un dannato dell'Inferno).
- Ho un livido sul braccio grosso quanto una mano (ci siamo strattonati come pazzi).
- Sono felice come un bimbo la mattina di Natale.

Quindi non è stato solo un sogno.

Certo.. non è stata questa gran partita, non si è visto bel calcio, ecc ecc, ma con due maghi della tattica come Benitez e Ancelotti che ci si poteva aspettare?
E poi è una finale: se sbagli, paghi.
Non si torna indietro, non si recupera.
Ma io in campo ho visto 11 leoni contro 11 uomini.
Non poteva andare diversamente.
Non doveva andare diversamente.

Raccontiamo quindi un pò la serata:

Ore 19.45: ci si trova al bar stabilito.
Alla fine siamo in circa 20 persone (tra cui qualche neutro e qualche interista).
Si mangia, si beve, si discute.
Sky fa vedere la squadre nel sottopasso dello stadio appena prima di entrare: scorgo tensione e concentrazione negli occhi dei giocatori.
Poi mi accorgo della sicurezza negli occhi di Maldini, mentre paura in quelli di Gerrard mentre osserva il Capitano milanista.
Vedo Kakà sereno e Ambrosini bere per ingoiare l'emozione.
Dida immobile che stiracchia il collo e Gattuso che carica i suoi 10 compagni.
Del Liverpool non me fotte un cazzo.
Ho ancora ben chiare 2 immagini appena prima del fischio: Davide che dice "Per l'ennesima volta, le partite che noi giochiamo, gli altri le guardano alla televisione!" e Fabio che mi fa a bassa voce "Comunque vada, di serate come questa non potrei mai farne a meno.". Aggiungo anche una terza immagine di me che in uno stato di atarassia penso "Sono tranquillo. Sto giro non si perde.".
E poi arriva il fischio d'inizio.
Subito emozioni, grandi emozioni.
Ma Dida è in serata.
Il Milan non sembra fare questa gran partita, o almeno quella che avevamo visto contro il Manchester è lontana anni luce.
Ma del resto è il Liverpool che ce lo impedisce.
Ad ogni intervento di Gattuso, di Nesta, del Capitano o di chiunque altro urliamo come pazzi.
Si parla, ragiona, discute e guardando chi mi sta intorno capisco che si soffre.
Ma lo si fa tutti insieme.
Sembro il più tranquillo ma invece muoio dentro.
Il tempo non sembra passare e quando hai paura ogni tiro sembra un gol degli avversari.
Manca un minuto alla fine del primo tempo e i Ragazzi guadagnano una punizione appena fuori dall'area.
Mi giro verso Fabio e gli faccio: "Se tira Andrea segna.".
Va proprio Pirlo a battere.
Gol. Ma ci accorgiamo subito di una deviazione.
E chi cazzo segna?
Cazzo, Superpippo è sempre in mezzo ai coglioni. Sempre.
Per esultare cade anche dai tabelloni pubblicitari.
Ma vadano a cagare tutti.
L'ha messa dentro ed è UNO a zero.
Neanche il tempo di metabolizzare il risultato che finisce il primo tempo. Si va tutti fuori a smaltire la tensione, parlottare ma senza dire troppo. Siamo memori del disastro di due anni fa. Più che altro si fanno battute o si scherza per non pensarci troppo.
Si rientra.
Ed è di nuovo fischio d'inizio.
Di nuovo il cuore che comicia a viaggiare a mille.
Per sdrammatizzare urlo: "Dai che sono cotti!!! Dai che li schiacciamo!", ma so che non sarà così facile.
Sembra che l'uno a zero regga perchè entrambe le squadre non fanno granchè.
Si pensa al fatto che siamo in vantaggio.
Si pensa che il Liverpool ha una squadra con le palle quadrate.
Ma si pensa che il Milan è il Milan cazzo.
Si urla per le ammonizioni ricevute, i falli subiti, i recuperi in scivolata di Nesta.
Si giosce per la parata di Dida su Gerrard.
Poi a otto minuti dalla fine: Kakà, Inzaghi, Gol.
Tutti ad urlare.
Io fermo immobile.
Scoppio in lacrime perchè capisco che è quasi fatta.
Mando un sms a mio padre: "E' ufficiale.. domani mattina si compra la gazzetta.".
Mi urtano e mi abbracciano perchè vedono che sono commosso.
Io urto e abbraccio perchè capisco che manca poco.
Poi Bum.. un colpo al cuore.
Quel gol di Kuyt ad un minuto dalla fine.
Tutti disperati.
Io penso ad un incubo, quell'incubo.
Poi mi fermo e dico: "Non va, sto giro non va. Non può andare così di nuovo. Almeno stavolta no! Non è sempre Domenica!".
E allora Fabio a fianco a me si tranquillizza.
Tutti urliamo suggerimenti verso la televisione che la squadra non potrà mai sentire.
Ma siamo lì con loro a soffrire.
3 minuti di recupero.
Poi l'arbitro fischia 20 secondi prima.
Riscoppio in lacrime e urlando "E' due anni che la aspetto!!!" abbraccio tutti e guardo le immagini di Paolo l'immortale che alza la coppa mentre si alza il classico coro "Ohhhhhhhhhhhhhhhhhh.. Olèèèèèè".
Pochi minuti e siamo in macchina.
Breve giro per la città a gridare che i Campioni siamo noi.
Vediamo bandiere rossonere ovunque.
Allora cerchiamo quelle nerazzurre.
Ne troviamo una gigantesca.
Scendiamo dalla macchina e urliamo "Non vincete mai.. non vincete mai..".
Esce un signore dal poggiolo e ci bestemmia qualcosa in interista (lingua che non conosciamo).
Noi rispondiamo a gestacci finchè dal poggiolo a fianco vediamo una coppietta di sessantenni urlare "Forza Milan!" con il becero interista ancora fuori ad imprecare Dio che ci fulmini.
Una scena che non vorrò mai dimenticare.
MAI.
Poi di nuovo in strada.
In piazza a festeggiare, urlare, fermare le macchine e rifesteggiare tutti assieme.
Sfiniti si dedice per un buon gelato e una piadina.
Poi il ritorno a casa.
Addormentarsi dopo certe emozioni è stato duro.

Beh che dire..

- la Gazzetta è in bella vista in camera.
- di serate così non posso fare a meno.
- di serate così non vorrò mai fare a meno.
- vaffanculo alle squadre inglesi che erano tre nelle semifinali.
- ha vinto l'unica italiana.
- vaffanculo a Gerrard che aveva dato del gattino a Ringhio.
- vendetta ottenuta.
- Coppa Italia e Campionato valgono di più della Champions League.
- Interista canta finchè vuoi, ma tanto i campioni dell'Europa siamo noi!


Purtroppo però, serate come queste non si possono descrivere. Si possono solo provare e chi non le ha mai provate non sa cosa significhino. Non può capire. Ed è con immensa gioia che ora posso anche ricordare quel fottuto 25 Maggio 2005.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

l'aggettivo becero è stato inventato per essere accostato alla parola interista! grande cenn!

Cenn ha detto...

mettilo mettilo mettilo nel culo.. lo scudetto mettilo nel culo..