mercoledì 23 maggio 2007

Preparate le valigie: si va ad Atene amici!!!

Non credo arriverò mai a questi livelli.
Nel senso di farmi arrestare.
Però cazzo.
Sono agitato.
Sono agitato come mai prima.
Eppure sono emozioni provate svariate volte.
Ma sono ogni volta sempre nuove.
Sembra che non le abbia mai provate prima.
Eppure neanche un anno fa ero a soffrire per una finale di un “Campionato del Mondo”.
“Campionato del Mondo”.
Nazionale italiana sul tetto del Globo.
Non Campionato di affettatori di Crudo.
Non dovrei stare così quindi.
Mancano circa 2 ore e mezzo.
So che alle 20.45 sarò l'uomo più teso del mondo.
Avrò il cervello in pappa totale.
Confusione.
Pensieri cattivi.
Pensieri buoni.
Confusione, ancora.
So che non si dovrebbe stare così per cose così.
Ci sono cose più serie.
E ok.
Vi do ragione.
Ma oggi ho fatto di tutto per non pensarci.
Non ci riesco.
E’ più forte di me.
Ci penso.
E quando ci penso il cuore galoppa a mille.
Guardando “Studio Sport” ho anche pianto.
Sono teso, agitato, nevrotico, intoccabile, assente, chiuso nel mio piccolo mondo.
Penso a come potrebbe essere stasera.
Bene.
Male.
Penso al 25-05-2005.
Penso al 28-05-2003.
Penso a che sarà detto del 23-05-2007.
Penso e non capisco più un cazzo.
Sento come se al posto del cuore avessi gran vuoto.
Sento vuoto allo stomaco.
Ho macinato chilometri in casa mia sbuffando che neanche nella tappa di oggi al “Giro”.
Mi tremano le gambe se ci penso come se questa finale dovessi giocarla io.
Penso un miliardo di altre cose.
Ma a voi che cazzo ve ne frega di come sto.
Io lo scrivo comunque e se vi va lo leggerete.
Penso che questo post sta diventando troppo lungo.
Ma che volete farci..
E’ il calcio.

E allora concludo dicendo che mi piacerebbe molto che Ancelotti ai Ragazzi potesse fare un discorsetto del genere prima della partita:

Non so cosa dirvi davvero.
Tre minuti.. alla nostra più difficile sfida professionale.
Tutto si decide oggi.
Ora noi, o risorgiamo come squadra, o cederemo un centimetro alla volta, uno schema dopo l’altro, fino alla disfatta. Siamo all’inferno adesso, signori miei. Credetemi.
E.. possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi oppure aprirci la strada lottando, verso la luce.
Possiamo scalare le pareti dell’inferno un centimetro alla volta.
Io però non posso farlo per voi, sono troppo vecchio.
Mi guardo intorno vedo i vostri giovani volti e penso.. “certo che.. ho commesso tutti gli errori che un uomo di mezza età possa fare. Sì perché io ho sperperato tutti i miei soldi, che ci crediate o no. Ho cacciato via tutti quelli che mi volevano bene e da qualche anno mi dà anche fastidio la faccia che vedo nello specchio”.
Sapete, col tempo, con l’età tante cose ci vengono tolte ma questo fa parte della vita.
Però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere e scopri che la vita è un gioco di centimetri. E così è il football.
Perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine di errore è ridottissimo. Capitelo…
Mezzo passo fatto un po’ in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate. Mezzo secondo troppo veloci o troppo lenti e mancate la presa, ma i centimetri che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi, ci sono in ogni azione della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo.
In questa squadra si combatte per un centimetro. In questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi, per un centimetro. Ci difendiamo con le unghie e coi denti per un centimetro.
Perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri, il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta.. la differenza tra vivere e morire.
E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro.
E io so che se potrò avere un’esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro.
La nostra vita è tutta lì, in questo consiste, è in quei 10 centimetri davanti alla faccia.
Ma io non posso obbligarvi a lottare! Dovrete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi. Io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi. Che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui.
Questo è essere una squadra, signori miei!
Perciò.. o noi risorgiamo adesso, come collettivo, o saremo annientati individualmente.
È il football ragazzi! È tutto qui.
Allora, che cosa volete fare?

Al Pacino da "Ogni maledetta Domenica".

5 commenti:

Anonimo ha detto...

lo sto guardando da mezz'ora.

Cenn ha detto...

E' andata e come al solito tu eri con me..

Anonimo ha detto...

è ovvio... e chi riesce a dormire?!?!?

Anonimo ha detto...

Logorroico.
Comunque sono passato a dare un'occhiata e a lasciare un saluto.
Non fare lo stesso sul mio blog perchè tanto non se lo caga nessuno da mesi (nemmeno io).

Dato che ieri ho deciso di essere milanista per un giorno (solo per sostegno morale ai butei, non che me ne freghi molto del calcio) mi sono anche dilettato a filmare qualche frangente dei festeggiamenti villafranchesi...quindi è imminente arrivo dei 3 video de "la notte dei campioni".
Youtube rules.

Mi sa che sono stato un po' logorroico pure io.
Vado va'...che meglio è.

Cenn ha detto...

Ok aspetto i tuoi videos.. cià